Uno studio dimostra che la terapia cellulare potrebbe riparare le lesioni cerebrali
Uno studio sui topi ha scoperto che le cellule staminali del sangue del cordone ombelicale possono proteggere le cellule nervose da lesioni causate prima della nascita. I risultati rafforzano la richiesta di un maggior numero di terapie cellulari come potenziali alternative terapeutiche per il trattamento di condizioni neurologiche causate da lesioni cerebrali, in particolare la paralisi cerebrale.
Le cellule mesenchimali stromali derivate dal cordone ombelicale (UC-MSC) sono cellule staminali presenti nel cordone ombelicale, che possono essere estratte in grandi quantità e quindi crescere in quasi tutti i tipi di cellule dell’organismo. Vengono espansi in laboratorio e poi utilizzati per rigenerare i tessuti danneggiati. Le UC-MSC sono curative in quanto possono diventare neuroni in grado di sostituire quelli danneggiati nel paziente, oppure possono rilasciare fattori che supportano la crescita, la sopravvivenza e lo sviluppo dei neuroni, chiamati fattori neurotrofici.
Per studiare come queste UC-MSC siano in grado di riparare le cellule nervose danneggiate nel grembo materno, i ricercatori hanno creato un modello di laboratorio di neonato danneggiato, o neuroni infantili provenienti dalla corteccia cerebrale, un’area del cervello che contribuisce in larga misura a molte funzioni motorie e cognitive. Per creare questo modello, i neuroni di topo sono stati danneggiati attraverso la privazione di ossigeno e glucosio e poi inseriti in una coltura con UC-MSC raccolte da donne che avevano partorito.
Le UC-MSC sono state in grado di riparare gran parte dei neuroni danneggiati, riducendo il numero di morti di neuroni e ripristinando anche parzialmente il numero di neuroni maturi e in via di sviluppo, la crescita delle proiezioni neuronali e la proliferazione neuronale. L’effetto riparativo delle UC-MSC è dovuto alla differenziazione delle UC-MSC in neuroni che sostituiscono le cellule danneggiate, oppure al rilascio di alcuni fattori neurotrofici che aiutano i neuroni nella loro crescita e sopravvivenza.
Diversi studi hanno riportato miglioramenti dopo il trapianto di UC-MSC in modelli animali di malattie neurologiche. Alcuni studi pilota condotti su persone suggeriscono inoltre che la terapia cellulare con UC-MSC migliora la funzione neurologica nei pazienti con lesioni cerebrali traumatiche, ripristinando persino la funzione motoria lorda nei bambini con paralisi cerebrale. Dopo ulteriori studi, si è scoperto che la neuroprotezione osservata è dovuta a due proteine rilasciate dalle UC-MSC, chiamate fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF) e fattore di crescita epatocitario (HGF).
I ricercatori hanno concluso che “considerando che le UC-MSC sono state somministrate per trattare diversi disturbi neurologici, tra cui la paralisi cerebrale, Il vasto potenziale che le UC-MSC hanno in clinica ci incoraggia a facilitare le terapie con UC-MSC allogeniche di terze parti (trasferire cellule da un donatore) per le lesioni cerebrali”.
Ulteriori informazioni sullo studio, “Umbilical Cord-Derived Mesenchymal Stromal Cells Contribute to Neuroprotection in Neonatal Cortical Neurons Damaged by Oxygen-Glucose Deprivation”, sono disponibili su Frontiers in Neurology.