La Medicina Funzionale è il futuro della medicina convenzionale – disponibile ora.
Ma cos’è in realtà e perché i medici di tutto il mondo adottano questa filosofia per trattare le malattie croniche?
La Medicina Funzionale cerca di identificare e affrontare le cause alla radice delle malattie e considera l’organismo come un sistema integrato, non come un insieme di organi indipendenti suddivisi per specialità mediche. Tratta l’intero sistema, non solo i sintomi. Proprio come un giardiniere cerca di trattare le radici di un albero per correggere eventuali problemi con il tronco o le foglie. È un approccio olistico.
La medicina convenzionale desidera individuare i punti finali (o sintomi) del problema e affrontarlo solo a livello di sintomi.
Il dottor Torsak Tip-pairote del Better Being Hospital (BBH), ad esempio, vede quotidianamente molti pazienti diversi. Le loro condizioni possono variare da un leggero raffreddore a una malattia debilitante e degenerativa come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Nonostante le grandi differenze tra queste due patologie, il medico pone a entrambe la stessa domanda: “Com’è la tua dieta?”. I medici di Medicina Funzionale non si preoccupano della vostra condizione perché è solo il sintomo di altri squilibri, ed è più importante per l’équipe medica trovare e correggere questi squilibri che causano al paziente tanta sofferenza.
Si tratta di un’evoluzione della medicina che risponde meglio alle esigenze sanitarie del XXI secolo. Utilizzando un approccio orientato ai sistemi che coinvolge sia il paziente che l’operatore in una partnership terapeutica. Spostando il tradizionale orientamento della pratica medica verso un approccio più incentrato sul paziente, la Medicina Funzionale si rivolge all’intera persona, non solo a un insieme isolato di sintomi. Medici come Torsak e il suo team di BBH trascorrono del tempo con i loro pazienti, ascoltando le loro storie ed esaminando le interazioni tra fattori genetici, ambientali e di stile di vita che possono influenzare la salute a lungo termine e le malattie croniche complesse. In questo modo, la Medicina Funzionale sostiene l’espressione unica di salute e vitalità di ogni individuo. È anche un processo educativo che mira non solo a correggere i problemi che hanno oggi, ma a lavorare per evitare che si ripetano in futuro.
Perché abbiamo bisogno della Medicina Funzionale?
- La nostra società sta vivendo un forte aumento del numero di persone che soffrono di malattie croniche complesse come il diabete, le malattie cardiache, il cancro, le malattie mentali e i disturbi autoimmuni come l’artrite reumatoide.
- Il sistema di medicina praticato dalla maggior parte dei medici è orientato alle cure acute, alla diagnosi e al trattamento di traumi o malattie di breve durata che necessitano di cure urgenti, come un’appendicite o una gamba rotta. I medici applicano trattamenti specifici e prescritti, come farmaci o interventi chirurgici, che mirano a trattare il problema o il sintomo immediato.
- Purtroppo, l’approccio alla medicina per acuti manca della metodologia e degli strumenti adeguati per prevenire e curare le malattie croniche complesse. Nella maggior parte dei casi non tiene conto della composizione genetica unica di ogni individuo o di fattori come l’esposizione ambientale alle tossine e gli aspetti dello stile di vita odierno che hanno un’influenza diretta sull’aumento delle malattie croniche nella società occidentale moderna.
- C’è un enorme divario tra la ricerca e la pratica dei medici. Il divario tra la ricerca emergente nelle scienze di base e l’integrazione nella pratica medica è enorme, fino a 50 anni, soprattutto nel campo delle malattie croniche e complesse.
- La maggior parte dei medici non è adeguatamente formata per valutare le cause alla base di malattie croniche complesse e per applicare strategie come la nutrizione, la dieta e l’esercizio fisico per trattare e prevenire queste malattie nei loro pazienti.
Come si differenzia la Medicina Funzionale?
La medicina funzionale comprende la comprensione delle origini, della prevenzione e del trattamento di malattie croniche complesse. I tratti distintivi dell’approccio della Medicina Funzionale includono:
- Assistenza centrata sul paziente. La Medicina Funzionale si concentra sulla cura centrata sul paziente, promuovendo la salute come vitalità positiva, al di là della semplice assenza di malattia. Ascoltando il paziente e conoscendo la sua storia, il professionista lo coinvolge nel processo di scoperta e personalizza i trattamenti in base alle sue esigenze specifiche.
- Un approccio sanitario integrativo basato sulla scienza. I professionisti della Medicina Funzionale guardano “a monte” per considerare la complessa rete di interazioni nella storia, nella fisiologia e nello stile di vita del paziente che possono portare alla malattia. Si tiene conto del patrimonio genetico unico di ogni paziente e dei fattori interni (mente, corpo e spirito) ed esterni (ambiente fisico e sociale) che influiscono sul funzionamento totale.
- Integrare le migliori pratiche mediche. La Medicina Funzionale integra le pratiche mediche tradizionali occidentali con quella che talvolta viene considerata medicina “alternativa” o “integrativa”, ponendo l’accento sulla prevenzione attraverso l’alimentazione, la dieta e l’esercizio fisico; sull’uso dei più recenti test di laboratorio e di altre tecniche diagnostiche; sulla prescrizione di combinazioni di farmaci e/o di medicine botaniche, di integratori, di diete terapeutiche, di programmi di disintossicazione o di tecniche di gestione dello stress.
È proprio l’approccio della Medicina Funzionale che spicca al Better Being Hospital ed è stato uno dei fattori principali della partnership tra Beike Biotechnology e BBH. La Medicina Funzionale assicura che la condizione fisica del paziente sia l’atmosfera migliore per le cellule staminali adulte di Beike, in modo da indirizzare le aree di infezione o malattia e differenziarsi in modo appropriato. Come dice un medico di Medicina Funzionale, “la Medicina Funzionale avvia il processo di guarigione. Le cellule staminali adulte lo accelerano”.
Video del dottor Mark Hyman
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